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La Suprema Corte di Cassazione, con la recentissima sentenza in commento, torna nuovamente a ribadire la centralità e il valore costituzionale del consenso informato, necessario puranche ogniqualvolta ci si trovi di fronte ad un intervento chirurgico autonomo rispetto a quello già autorizzato dal paziente.

I giudici di legittimità hanno cassato la decisione della Corte di merito nella parte in cui aveva assolto un chirurgo il quale, dopo aver iniziato un intervento in laparoscopia lo aveva trasformato durante l’operazione in laparotomia provocando alla paziente gravi complicazioni intestinali.

Ritenuta la laparotomia quale intervento completamente diverso dalla laparoscopia, la Corte ha ritenuto che il non aver rappresentato alla paziente l’eventualità di un intervento diverso, più rischioso e invasivo, rappresenta un vulnus al diritto inviolabile del malato di autodeterminarsi.

MG

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