Legal focus

Il Garante per la protezione dei dati personali, con provvedimento del 21 aprile 2009, ha posto un ulteriore freno alla smisurata e abnorme pubblicazione di dati sensibili on line. Più specificamente, l’Autorità Garante è intervenuta per bloccare la diffusione sul sito istituzionale di una Provincia di alcune graduatorie relative a disabili iscritti nelle liste di collocamento obbligatorio, di categorie protette e di centralinisti telefonici non vedenti dell’ente locale.

Dall’accertamento effettuato dall’Authority è risultato che, dalle pagine Internet direttamente accessibili dall’home page del suddetto sito, si potevano visualizzare i nominativi di oltre seimila soggetti corredati da codice fiscale, specifica disabilità o categoria di appartenenza, nonché comune di residenza, anzianità, reddito e qualifica professionale.

Nonostante le finalità di rilevante interesse pubblico relative alla disciplina del collocamento obbligatorio, era di tutta evidenza la violazione, compiuta da parte dell’amministrazione provinciale, delle norme del Codice della privacy inerenti al trattamento di dati sensibili. Come è noto, infatti, in quest’ultima categoria rientrano, tra gli altri, i dati personali idonei a rivelare lo stato di salute e la vita sessuale dei soggetti interessati.

Nel caso di specie, peraltro, oltre a disporre il blocco dell’illecito trattamento dei dati sensibili in questione e ad intimare l’utilizzo di modalità che consentano la conoscibilità degli stessi solamente da parte dei soggetti legittimati, è rilevante notare la sanzione pecuniaria di 40 mila euro comminata dal Garante della privacy alla rea amministrazione provinciale.


LCE

Si segnala che il provvedimento è a Vs. disposizione e potrà essere richiesto contattando lo studio. Sarà sufficiente aprire la pagina “contatti”.