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(DL) NON PUO’ ESSERE LICENZIATO IL DIPENDENTE CHE SI ALLONTANA DALL’UFFICIO (Cass. 22.06.2009 n. 14586)

La Suprema Corte, con la sentenza in epigrafe, ha stabilito che non può essere licenziato il dipendente che si allontana immotivatamente dall’ufficio qualora lo stesso si sia sempre comportato correttamente in tutta la sua carriera, tanto da non essergli mai state addebitate sanzioni disciplinari.
Il Supremo Collegio, accogliendo il ricorso di un operaio che aveva lasciato il reparto per alcune ore senza giustificazione, ha enunciato quali sono i parametri che devono essere valutati dal datore di lavoro prima di licenziare un dipendente che si allontana dal proprio ufficio: “in caso di licenziamento per giusta causa, ai fini della proporzionalità fra fatto addebitato, viene in considerazione ogni comportamento che, per la sua gravità, sia suscettibile di scuotere la fiducia del datore di lavoro e di far ritenere che la continuazione del rapporto si risolva in un pregiudizio per gli scopi aziendali, essendo determinante, ai fini del giudizio di proporzionalità, l'ininfluenza che sul rapporto di lavoro sia in grado di esercitare il comportamento del lavoratore che, per le sue concrete modalità e per il contesto di riferimento, appaia suscettibile di porre in dubbio la futura correttezza dell'adempimento e denoti una scarsa inclinazione ad attuare diligentemente gli obblighi assunti, conformando il proprio comportamento ai canoni di buona fede e correttezza”.


A.M.C.

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