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(DL) LECITO DOPO UN FURTO IL “PRESSING” DEL DATORE PER INDURRE ALLE DIMISSIONI (Cass. Civ., Sez. Lav., 07.09.2007 n. 18909)

E’ legittimo il comportamento del datore di lavoro che fa pressioni sul lavoratore che abbia sottratto all’azienda dei beni per indurlo alle dimissioni, minacciandolo di licenziamento se non è disposto a lasciare il posto spontaneamente.

I supremi giudici bocciano così il ricorso di un operaio che chiedeva l’annullamento delle dimissioni da lui sottoscritte sotto minaccia di licenziamento per aver trafugato della merce, anche se di scarso valore, dallo stabilimento in cui prestava servizio.

Con questo comportamento, spiega il Collegio, è venuto meno il rapporto di fiducia con il datore di lavoro che, quindi, poteva procedere ad un licenziamento per giusta causa. Perciò, la richiesta del ricorrente sarebbe stata accolta solo se non si fosse accertato il diritto del datore di licenziare per la sussistenza delle colpe addebitate al dipendente, che invece in tale fattispecie erano state ampiamente provate.

F.M.

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