Gen

14

08

(DPE) – PLURIOFFENSIVITA’ DEI REATI CONTRO LA FEDE PUBBLICA (Cass. penale, Sez. Unite, sentenza del 18.12.2007 n. 46982)

Con sentenza del 25.10 – 18.12.2007 n. 46982 è intervenuta la Suprema Corte di Cassazione a Sezioni Unite per comporre un evidente contrasto di giurisprudenza in ordine alla questione della monoffensività o plurioffensività dei reati contro la fede pubblica.

Due i precedenti orientamenti pure espressi da diverse sezioni della Corte stessa.

Da una parte quella linea di pensiero per la quale la previsione di un tale genus di reato andrebbe a tutela del bene strumentale della genuinità materiale e della veridicità di alcuni documenti, mentre solo in via mediata a sostegno degli interessi giuridici rilevanti del soggetto denunciante e/o danneggiato. A tale argomentazione seguirebbe che, a fronte dell’avviso ex art. 408 2^ co. c.p.p., quest’ultimo non potrebbe opporsi all’istanza di archiviazione del p.m., salvo la costituzione di parte civile.

Dall’altra parte l’orientamento – accolto dalle Sezioni Unite – per il quale verrebbe sostenuto che siffatti reati sarebbero stati contemplati dal legislatore sia a protezione dei rapporti giuridici che si sviluppano mediante documenti qualificati che a tutela degli interessi patrimoniali e morali dei soggetti pregiudicati dalla violazione della c.d. fede pubblica. Quale conseguenza spetterebbe a questi ultimi l’avviso ex art. 408 2^ co. c.p.p. e la facoltà di spiegare opposizione alla richiesta di archiviazione.

In buona sostanza il Supremo Collegio nell’aderire al secondo indirizzo giurisprudenziale conferma come i reati contro la fede pubblica acquisiscano una valenza plurioffensiva, così affermando il principio di diritto per il quale i delitti contro la fede pubblica tutelano anche il soggetto sulla cui concreta posizione giuridica l’atto incide direttamente, soggetto che, in tal caso, è legittimato a proporre opposizione contro la richiesta di archiviazione.

DG

Si segnala che la sentenza è a Vs. disposizione e potrà essere richiesta contattando lo studio.
Sarà sufficiente aprire la pagina “contatti”.