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(DL) LEGITTIMO IL PAGAMENTO DIFFERITO E DILAZIONATO DEL TFR AI DIPENDENTI PUBBLICI (C. Cost. 25.06.2019 n. 159)

Con la sentenza in commento la Corte Costituzionale ha affermato la legittimità delle previsioni legislative che prevedono il pagamento dilazionato e differito del TFR così come delle indennità di fine rapporto ai dipendenti pubblici nelle ipotesi di cessazione anticipata dal servizio. I giudici delle leggi fondano la loro decisione sulle caratteristiche del rapporto di lavoro pubblico, non interamente assimilabile a quello privato in quanto gravante sul generale equilibrio tra entrate e spese del bilancio statale. Ed è proprio per ragioni di spesa pubblica che la Corte ritiene inammissibile la questione di costituzionalità sollevata. Le previsioni impugnate, infatti, nel prevedere il pagamento differito delle indennità di fine rapporto nei casi di cessazione del rapporto di lavoro in un momento antecedente al raggiungimento dei limiti di età o di servizio, rispondono all’esigenza di far fronte alla situazione di grave emergenza economica e finanziaria che registra un ampio numero di pensionamenti anticipati tra i dipendenti pubblici. Ad ogni modo i giudici delle leggi evidenziano che la disciplina che ha progressivamente dilatato i tempi di erogazione delle prestazioni dovute alla cessazione del rapporto di lavoro necessita di una ridefinizione, in particolare con riferimento alle ipotesi in cui sono raggiunti i limiti di età e di servizio in cui la funzione retributiva e previdenziale delle indennità di fine rapporto rischia di essere compromessa. Restano, pertanto, impregiudicate “le questioni di legittimità costituzionale della normativa che dispone il pagamento differito e rateale delle indennità di fine rapporto anche nelle ipotesi di raggiungimento dei limiti di età e di servizio o di collocamento a riposo d’ufficio a causa del raggiungimento dell’anzianità massima di servizio”. (AO)