Dic
03
(DIM) RICONOSCIUTO IL DIRITTO ALLA PROTEZIONE INTERNAZIONALE IN CASO MINACCIA DI ESSERE UCCISO E ASSENZA DI FORTI LEGAMI FAMILIARI NEL PAESE DI ORIGINE (Trib. di Bologna Ord. 15.10.2018)
Con l’ordinanza ordinanza del 15.10.2018 il Tribunale di Bologna ha accolto il ricorso promosso da un cittadino senegalese limitatamente al riconoscimento della protezione umanitaria disponendo il rilascio allo stesso di un permesso di soggiorno per seri motivi di carattere umanitario o come riqualificato ai sensi del d.l. 113/2018.
A fondamento della decisione la ritenuta sussistenza dei seri motivi di cui all’art. 11 d.P.R. 394/1999 ed in particolare delle condizioni di vulnerabilità del richiedente, integrate dalle minacce di morte ricevute in Patria nonché dal trascorso di soprusi e violenze patite dal ricorrente in Libia, quale paese di transito. Ulteriore presupposto per il diritto alla permanenza è stato assunto lo status di lavoratore del ricorrente.
Giova evidenziare che il giudice ha ritenuto applicabili al giudizio i requisiti per il riconoscimento della protezione umanitaria previgenti al d.l. 113/2018, sebbene nel dispositivo abbia espressamente fatto riferimento alla riforma rinviando al questore per il rilascio del permesso di soggiorno umanitario “o come riqualificato ex d.l. 113/2018”. (AO)