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(DAL) ANALISI DELLO STATO CONSERVATIVO DEGLI ALIMENTI (Cass.,20.06.2013,n. 37380)
Con sentenza n. 37380, depositata il 20 giugno 2013, la Corte di Cassazione ha affermato che, ai fini dell’accertamento del cattivo stato conservativo di alimenti detenuti per essere venduti, il giudice di merito può ritenere che i fatti siano provati anche attraverso elementi di prova quali testimonianze di dipendenti addetti alla vigilanza, non essendo più necessarie verifiche tecniche sull'effettivo stato di conservazione degli alimenti.
Secondo la Corte, difatti, “l'accertamento dello stato di conservazione di alimenti detenuti per la vendita non richiede né un'analisi di laboratorio né una perizia, in quanto il giudice di merito può ugualmente pervenire a tale risultato attraverso altri elementi di prova”.
Tuttavia, i giudici di legittimità prevedono che le verifiche tecniche non siano necessarie solo nel caso in cui la cattiva conservazione degli alimenti sia così lapalissiana da poter essere accertata mediante una mera ispezione, da sola sufficiente ad accertare la responsabilità penale.
AP
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