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(DCM) ANCHE LA SOCIETA’ CAPOGRUPPO RISPONDE DEI REATI COMMESSI DA UNA SOCIETA’ CONTROLLATA (Cass. 20.06.2011 n. 24538)

Il 20 giugno 2011 con la sentenza n. 24538 la Corte di Cassazione, affrontando una questione che da tempo divide giurisprudenza e dottrina, afferma la responsabilità, ai sensi della legge 231/2001, anche della capogruppo (Holding) per i reati commessi nell’ambito della attività di una controllata.
Come noto, la L. 231/2001 estende alle persone giuridiche la responsabilità per reati commessi in Italia ed all’estero da persone fisiche che operano per la società, ma fino alla pronuncia dei giudici di Piazza Cavour era dubbio il coinvolgimento della società controllante.
Nella decisione in oggetto, invece, viene precisato che qualora nella commissione del reato dovesse concorrere anche una persona fisica che agisca per conto del gruppo perseguendo l'interesse di quest'ultimo, che abbia, cioè, con l’ente rapporti di tipo organizzativo-funzionali essendo “insufficiente un generico riferimento” al gruppo, “la holding o altre società del gruppo possono rispondere ai sensi della legge 231”.

GGC

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