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(DUE) MEDESIMA ETA’ PENSIONABILE TRA UOMINI E DONNE. PROFILI DI DISCRIMINAZIONE. (Corte di giustizia europea 13.11.2008)

I giudici europei, nel massimo collegio giurisdizionale, hanno ritenuto discriminatoria una normativa nazionale, quale quella italiana, che contempli due diverse previsioni di età pensionabile a seconda dell’ appartenenza all’ uno o d all’ altro sesso.
La fattispecie sottoposta ai giudici di Bruxelles si riferiva ai dipendenti pubblici (regime gestito dall’ INPDAP) e quindi con riferimento a quest’ ultimi l’ Italia dovrà adeguare la propria normativa.
Ai sensi del Dlgs 503/1992 all’ interno del sistema previdenziale gestito dall’ INPDAP l’ età pensionabile della donna lavoratrice è di 60 anni, mentre per gli uomini è di 65 anni.
In applicazione del principio di parità di trattamento ex art. 141 TCE tale discriminazione dovrà rimuoversi, a nulla valendo che il trattamento previdenziale risulti parametrato al requisito retributivo ed agli anni di servizio e risultando altresì non condivisibili le pur articolate argomentazioni prospettate dalla difesa della Republica Iatliana.

DG

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