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(DL)- SCONTRI FISICI ED INSULTI DURANTE UNA RIUNIONE SINDACALE GIUSTIFICANO IL LICENZIAMENTO ( CASS. SEZ. LAVORO 19 GENNAIO 2007 N. 1166)
Il comportamento del lavoratore che durante una riunione sindacale abbia uno scontro fisico con un collega e rivolga al direttore del personale l’epiteto di “delinquente” commette il reato di violenza personale e ingiuria. Tale comportamento incide sul rapporto fiduciario tra lavoratore e datore di lavoro e pertanto giustifica il licenziamento per giusta causa.
La Suprema Corte, osserva che: “da un lato l’episodio è avvenuto in presenza di numerosi impiegati, dall’altro che l’incidenza dell’offensiva dell’epiteto deve essere valutata in relazione alle regole che disciplinano lo speciale vincolo esistente fra il lavoratore subordinato ed il suo superiore gerarchico. Più in generale, la condotta complessiva del ricorrente appare ispirata ad un atteggiamento violento ed ingiustificato estrinsecatosi, nella prima fase, nell’iniziativa di aggressione verbale e nella successiva reazione a livello fisico – sia pure connotata da reciprocità – del tutto svincolate da motivazioni connesse al contenuto della riunione nel corso della quale sono state poste in essere; nella seconda fase tale atteggiamento si è estrinsecato in un’ingiustificata offesa rivolta ad un superiore oggettivamente estraneo al precedente diverbio”.
S. C.
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