Gen
09
(DPU) - PUBBLICITA' INGANNEVOLE:INDICAZIONE DI UN PREZZO NON CORRISPONDENTE A QUELLO VERO (PROVVEDIMENTO DELL'AUTORITA' GARANTE N.16467 DEL 6.02.2007)
L’Autorità Garante ha ritenuto pubblicità ingannevole ai sensi degli artt. 19, 20, 21 comma I lett. b) del D.lgs n. 206/2005 (Codice del consumo) un messaggio pubblicitario pubblicato su un quotidiano, diretto alla promozione di un’autovettura, nel quale veniva indicato un prezzo di vendita inferiore rispetto a quello reale (Euro 11.950 anziché Euro15.000).
La società che aveva commissionato la pubblicità in questione si era difesa sostenendo che l’errore sul prezzo era attribuibile all’agenzia pubblicitaria.
Ma secondo l’Autorità Garante “il giudizio sulla portata ingannevole di un messaggio pubblicitario, non presuppone una valutazione riferibile allo stato soggettivo dell’operatore, ma postula una valutazione oggettiva che attiene unicamente al contenuto della comunicazione”.
Nè può essere accolta l’obiezione addotta dalla società circa la possibilità per il consumatore di accertare il prezzo effettivo attraverso il raffronto del messaggio riportato sul quotidiano in questione e quello diffuso, nello stesso periodo, su altri mezzi di comunicazione, in quanto “ il raffronto, peraltro ingiustificato e solo eventuale, tra due messaggi aventi ad oggetto lo stesso prodotto non rappresenta circostanza sufficiente al fine di escludere l’idoneità del messaggio ad influenzare impropriamente le scelte del consumatore”.
Peraltro, la società committente “avrebbe dovuto, in qualità di operatore pubblicitario, verificare la correttezza delle indicazioni relative al prezzo in occasione della prima pubblicazione del messaggio oggetto di contestazione e porre in essere un comportamento idoneo a sospendere la diffusione del messaggio pubblicitario.
Dagli atti, invece, è emerso come la committente, oltre a non aver fornito una prova documentale esaustiva in ordine alle iniziative intraprese contattando l’agenzia pubblicitaria, non si fosse comunque attivata in quanto la diffusione del messaggio errato non era stata interrotta dopo la prima uscita ma, al contrario, reiterata nel tempo, su ulteriori tre uscite del quotidiano.
SC
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