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(DLG) - RAPPORTO DI LAVORO SUBORDINATO E GIORNALISTI (CASS.SEZ.LAV.,29.12.2006,N.27608)

La Corte di Cassazione, con recente sentenza della sezione lavoro numero 27608 del 29 dicembre 2006, ha rimarcato i caratteri distintivi del rapporto di lavoro subordinato costituiti dall’inserimento del lavoratore nell’organizzazione aziendale e dal suo assoggettamento ai poteri direttivi e disciplinari del datore di lavoro, con conseguente limitazione di autonomia.

Orbene, tali caratteri, afferma la Suprema Corte, sono i medesimi per qualunque tipo di lavoro, pur potendo essi assumere aspetti e intensità diversi in relazione alla maggiore o minore elevatezza delle mansioni esercitate o al contenuto più o meno intellettuale e/o creativo della prestazione pattuita.

Con riguardo al lavoro giornalistico, ed in ragione delle caratteristiche di esso e delle connesse difficoltà di cogliere in maniera diretta e immediata i suddetti caratteri distintivi, può farsi ricorso ad alcuni indici rivelatori della natura subordinata del rapporto, rilevando a tal fine la circostanza che il giornalista si tenga stabilmente a disposizione dell’editore, per eseguirne le istruzioni, anche negli intervalli tra una prestazione e l’altra, e rilevando invece in senso contrario la circostanza che le prestazioni siano singolarmente convenute in base ad una successione di incarichi con retribuzione commisurata alla singola prestazione.

MG

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