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(DC) STOP AL MONOPOLIO DEI MATTONCINI “LEGO” (Cass., sentenza n.5437 del 28 febbraio 2008)
La “Lego” non ha più il monopolio della produzione e della vendita dei famosi mattoncini, che potranno essere fabbricati anche da altri produttori.
La Prima Sezione Civile ha infatti deciso, a tutela dei consumatori e del libero mercato, di togliere il monopolio nella produzione e vendita dei mattoncini modulari danesi “Lego” per giochi componibili alla omonima società.
Da ora in poi, dunque, in Italia potranno essere venduti anche mattoncini compatibili fabbricati da altri produttori per essere montati sulle creazioni “Lego”.
La Cassazione ha infatti escluso la concorrenza sleale per la società canadese “Mega Block” nella vendita, nel mercato italiano, di blocchetti che si incastrano perfettamente con quelli realizzati dalla holding danese.
La sentenza ha ribaltato il verdetto della Corte di Appello di Milano che nel 2003 aveva vietato alla società concorrente di continuare la produzione ritenendola una “scorrettezza commerciale” ed affermando per ogni imprenditore l’onere di differenziare il prodotto modulare realizzando autonomamente la propria serie con proprie caratteristiche senza “necessità di agganciarsi a quella di un altro”.
La Suprema Corte è stata però di diverso avviso, ritenendo che non possa considerarsi sleale la contesa della clientela mediante offerta di vantaggi aggiuntivi per il consumatore, come quella di poter fare un “uso congiunto” di mattoncini di diversa produzione ma identico incastro, ed ha in proposito affermato che “la tutela della proprietà industriale di invenzioni e modelli di utilità risponde all'esigenza di incentivare la ricerca di nuove soluzioni tecniche, ma il riconoscimento di un diritto perpetuo di utilizzazione esclusiva di invenzioni e modelli finirebbe per ingessare il mercato, contraddicendo la stessa esigenza di favorire la ricerca; per questa ragione la tutela brevettale di invenzioni e modelli è solo temporanea, e una volta esaurito il tempo di tale tutela, i modelli e le invenzioni sono liberamente riproducibili, nel rispetto delle regole che disciplinano la concorrenza”.
MG
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