Apr

30

08

(DPR) CANONE RAI: CORRETTEZZA NEI SOLLECITI AGLI UTENTI (Prescrizioni del Garante per la protezione dei dati personali del 05.03.2008)

Niente pressioni sugli utenti e informazioni più corrette da parte degli agenti incaricati, sulla base della convenzione in atto tra l’Agenzia delle entrate e la Rai, di contattare le persone che non risultano abbonate per sollecitare la sottoscrizione del canone televisivo. Tali soggetti, i cc.dd. ispettori Rai, che operano per conto dell’Agenzia, devono tenere un comportamento trasparente e fornire agli utenti informazioni chiare sulla propria attività in modo da non ingenerare errori o equivoci sul loro effettivo ruolo.
Ciò ha stabilito il Garante della privacy al termine di un’istruttoria nata da numerose segnalazioni di cittadini che lamentavano comportamenti irrituali posti in essere da parte degli ispettori, i quali avrebbero utilizzato toni minacciosi e modalità inquisitorie e intimidatorie nella raccolta di dati personali collegata alla loro attività.
Così il Garante, avvalendosi della facoltà prevista dall’art. 154, c. 1, lett. c), del Codice in materia di protezione dei dati personali, ha prescritto all’Agenzia delle entrate-Sportello abbonamenti TV, per quanto riguarda l’attività svolta per suo conto dalla Rai, alcune misure necessarie e opportune al fine di conformare alle vigenti disposizioni i trattamenti di dati effettuati per finalità di promozione e recupero del canone radiotelevisivo.
In particolare, le prescrizioni impongono che:
- siano evitate induzioni in errore degli interessati, come pure eventuali artifici, anche per quanto concerne le informazioni che gli agenti forniscono ai medesimi interessati circa le proprie attività, qualità e funzioni;
- sia garantito che l’informativa fornita agli interessati rechi corrette indicazioni circa la reale obbligatorietà o facoltatività del conferimento di dati agli agenti;
- sia evitata l’indebita prospettazione di controlli intrusivi in caso di mancato conferimento da parte degli interessati di dati di carattere personale.
Infine, è previsto che entro il 30 aprile l’Agenzia delle entrate comunichi al Garante le misure necessarie impartite agli agenti affinché siano rispettate le dette prescrizioni.

F.M.

Si segnala che il provvedimento è a Vs. disposizione e potrà essere richiesto contattando lo studio.
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